Skip to content

La Documentazione Tecnica dei Sistemi e Kit Procedurali di Dispositivi Medici e dei Kit IVD: Una Guida Completa

Naviga nel labirinto della Documentazione Tecnica dei Sistemi e Kit Procedurali di Dispositivi Medici e dei Kit IVD

Picture of Margherita Fort

Margherita Fort

Regulatory Affairs Manager

Dello stesso autore

kit procedurali dispositivi medici

La Documentazione Tecnica (DT) è un elemento fondamentale per la commercializzazione in Europa dei dispositivi medici (DM) e dei dispositivi diagnostici in vitro (IVD), in quanto racchiude tutte le informazioni necessarie a dimostrare la conformità del prodotto ai requisiti di sicurezza e prestazione previsti dai Regolamenti Europei 2017/745 (MDR) e 2017/746 (IVDR).

In questo articolo ci addentreremo nei dettagli della sua preparazione, mettendo a confronto i sistemi e kit procedurali di DM con i kit IVD.

Definizioni

  • Sistema o Kit Procedurale secondo MDR:
    • «kit procedurale»: una combinazione di prodotti confezionati congiuntamente e immessi sul mercato al fine di essere impiegati per una specifica destinazione d’uso medica;
    • «sistema»: una combinazione di prodotti, confezionati insieme o non, che sono destinati a essere interconnessi o combinati per raggiungere una specifica destinazione d’uso medica;
  • Kit IVD secondo IVDR: Un insieme di reagenti, calibratori, controlli e/o altri materiali destinati ad essere utilizzati insieme per eseguire una determinata analisi o un altro processo diagnostico.

Alcune differenze importanti

Un Sistema o un Kit Procedurale, purché la sua destinazione d’uso sia medica, può contenere anche altri tipi di prodotto, coperti da normative diverse, e NON solo dispositivi medici.

Inoltre, i sistemi e i kit procedurali – salvo alcuni casi particolari – non sono considerati dispositivi medici a sé stanti: non sono quindi contrassegnati dal marchio CE e non viene assegnata loro alcuna classe di rischio.

A differenza dell’MDR, l’IVDR invece considera i kit IVD come dispositivi medico-diagnostici in vitro a pieno titolo, pertanto, i kit IVD sono trattati allo stesso modo di tutti gli altri IVD, sono soggetti agli stessi requisiti, devono essere adeguatamente marcati CE e sono classificati in base al rischio.

Quali obblighi per i produttori di kit e sistemi procedurali di dispositivi medici?

Gli obblighi di un produttore di sistemi e kit procedurali comprendono anche la redazione di una apposita dichiarazione. Si tratta di un documento in cui il produttore dichiara di combinare dispositivi recanti la marcatura CE con altri dispositivi o prodotti, in maniera compatibile con la destinazione d’uso dei dispositivi o degli altri prodotti e nei limiti di utilizzo previsti dai loro fabbricanti, per immetterli sul mercato come sistema o kit procedurale.

Inoltre, dovrà assicurarsi che il sistema o kit procedurale sia dotato di etichettatura conforme a quanto previsto dal MDR e che rechi il nome, la denominazione commerciale o il marchio registrato del produttore e l’indirizzo presso cui questo può essere contattato, in modo tale che lo stesso, in quanto persona fisica o giuridica, possa essere adeguatamente identificata e localizzata. Il kit, tuttavia, come già detto non recherà una nuova marcatura CE.

Quale documentazione per i sistemi e kit procedurali di dispositivi medici?

A differenza di quanto prescritto dall’MDR per i dispositivi medici, i sistemi o kit procedurali non richiedono invece documentazione tecnica.

Tuttavia, i loro produttori devono conservare un set di documenti che, non avendo denominazione specifica nell’MDR, è stato definito da MedTech Europe “Procedure Pack File (PPF)“.

Il “Procedure Pack File (PPF)” dovrebbe essere composto da:

  • Una descrizione del contenuto della confezione
  • Una descrizione dei prodotti
  • Copia dell’etichettatura, comprese le istruzioni per l’uso (e tessere di impianto, se applicabili)
  • Adeguate informazioni sull’imballaggio, comprese le specifiche e, se applicabile, le procedure per la rietichettatura o il re-imballaggio
  • La procedura di assegnazione dell’UDI
  • L’esito della verifica della reciproca compatibilità dei prodotti contenuti all’interno del sistema o del kit procedurale
  • Una descrizione del processo relativo alla combinazione/connessione dei prodotti
  • Ove applicabile, le informazioni relative alla sterilizzazione del sistema o kit procedurale (se il Produttore lo sterilizza per immetterlo sul mercato), incluso il certificato rilasciato dall’Organismo Notificato
  • La dichiarazione prevista per i sistemi o kit procedurali

Quali obblighi per i “produttori” di kit IVD?

L’IVDR non identifica invece un ruolo di operatore economico separato per i “produttori” di kit. Essi, infatti, sono fabbricanti di IVD a tutti gli effetti, così come definiti nell’IVDR, e per questo soggetti agli stessi obblighi.

Per questo motivo, essendo i kit IVD dispositivi medico-diagnostici in vitro a sé stanti, sarà obbligo del loro fabbricante redigerne (e poi gestire) la documentazione tecnica conformemente agli Allegati II e III dell’IVDR.

Quale documentazione per i kit IVD?

Lo scopo principale della documentazione tecnica di un kit IVD è quello di dimostrare che esso sia:

  • Conforme ai requisiti essenziali di sicurezza e prestazioni previsti dall’IVDR.
  • Progettato e fabbricato in modo tale da garantirne la sicurezza e l’idoneità all’uso previsto.
  • Accompagnato da adeguate informazioni per gli utilizzatori e gli altri operatori economici.

La DT è strutturata in modo modulare, con allegati specifici che definiscono i requisiti informativi per differenti classi di rischio e categorie di prodotto.

I contenuti essenziali della DT variano a seconda del tipo di prodotto e della sua classe di rischio. Tuttavia, alcuni elementi chiave sono comuni a tutti gli IVD:

  • Descrizione del prodotto: Identificazione del prodotto, specifiche tecniche, destinazione d’uso prevista.
  • Specifiche di progettazione e fabbricazione: Materiali utilizzati, processi di produzione, controlli di qualità.
  • Valutazione della conformità: Prove condotte, analisi dei rischi, valutazione clinica (se applicabile).
  • Gestione dei rischi: Identificazione dei rischi, misure di controllo, sistema di vigilanza post-commercializzazione.
  • Descrizione degli accessori, di altri dispositivi (MD e/o IVD) e di altri prodotti che non sono dispositivi, destinati a essere utilizzati in combinazione nel kit
  • Manuale d’uso e altre informazioni per gli utilizzatori.

La Documentazione Tecnica dei kit IVD deve poi includere specifiche informazioni relative ai reagenti e agli altri materiali inclusi nel kit, nonché alle loro prestazioni diagnostiche. In particolare:

  • Specifiche dei reagenti e materiali: Composizione, origine, stabilità, caratteristiche analitiche.
  • Prestazioni diagnostiche: Sensibilità, specificità, accuratezza, riproducibilità, limiti di detection e quantificazione.
  • Controlli di qualità: Procedure per il controllo della qualità dei reagenti e materiali.
  • Interpretazione dei risultati: Indicazioni per l’interpretazione corretta dei risultati del test diagnostico.

La Documentazione Tecnica deve essere redatta in modo chiaro, conciso e comprensibile, utilizzando una terminologia tecnica appropriata. Deve essere aggiornata regolarmente per riflettere qualsiasi modifica al prodotto, al processo di produzione o ai requisiti normativi.

Quali conclusioni?

Sia il Procedure Pack File dei sistemi e kit procedurali di DM che la Documentazione Tecnica dei kit IVD rappresentano un pilastro fondamentale per la loro commercializzazione in Europa. Redigere questi documenti in modo chiaro, completo e conforme ai requisiti normativi non è solo un obbligo di legge cui ottemperare per ottenere le eventuali necessarie autorizzazioni all’immissione sul mercato, è soprattutto un atto essenziale per dimostrare la sicurezza e l’efficacia del prodotto che sarà immesso in commercio, garantendo così il mantenimento del livello più elevato possibile di salute e sicurezza pubbliche.

Qualora sorgessero dei dubbi in sede della compilazione di questi documenti fondamentali, è quindi doppiamente consigliabile valutare se avvalersi della consulenza di esperti qualificati in materia di regolamentazione dei dispositivi medici e IVD, sia per giungere nel modo più rapido possibile all’immissione in commercio, ma anche e soprattutto per essere certi di operare nel pieno rispetto dell’etica verso utilizzatori e pazienti.   

Picture of Margherita Fort

Margherita Fort

Regulatory Affairs Manager

I nostri servizi associati a questo tema

Iscriviti alla newsletter di Clariscience

Articoli consigliati

La stampa 3D è un tipo di produzione additiva; esistono diversi tipi di produzione additiva, ma i termini stampa 3D…
La Saudi Food and Drug Authority (SFDA) è l’autorità di riferimento per la regolamentazione dei dispositivi medici in Arabia Saudita,…
Nel Regno Unito, un fabbricante che ha dei dubbi sulla classificazione di un prodotto borderline può chiedere un parere ufficiale…
Comprendere dove e come cercare le informazioni sui dispositivi medici richiede innanzitutto la comprensione della finalità della ricerca stessa.

Desideri avere maggiori informazioni sui nostri servizi?

SERVIZI

Desideri avere maggiori informazioni sui nostri servizi.

ABOUT US

Corporate

Scopri quali sono i valori alla base della nostra azienda, l’ecosistema all’interno del quale operano le persone che lavorano con noi, l’approccio che adottiamo nel rapporto con il cliente e le iniziative liberali selezionate e sostenute negli anni.

Work with us

Informati su eventuali posizioni aperte, invia la tua candidatura spontanea e scopri quali sono le caratteristiche dei profili professionali di chi già lavora con noi.

Programma segnalatori

Se operi nel settore life science, c’è una nuova opportunità che ti aspetta. Partecipando al Clariscience Referral Program potrai mettere a frutto economicamente la tua esperienza e la tua rete di contatti.

Desideri avere maggiori informazioni sui nostri servizi?