Mi chiamo Anna, e di professione sono una medical writer. So che nella tua testa frulla la fatidica domanda: “Ma quindi… che lavoro fai, esattamente?” Non preoccuparti, non sei l’unico. Spiegarlo ad amici, parenti e nuovi conoscenti è sempre una piccola impresa: è un ruolo articolato e non molto comune, e spiegare in poche parole di cosa si tratta non è facile. Solitamente rispondo così: “Un medical writer è un professionista laureato in una materia scientifica – come biologia, farmacia, medicina o affini – specializzato nella comunicazione scientifica. Il suo lavoro consiste nel tradurre concetti complessi in contenuti scritti chiari, corretti e adatti al pubblico di riferimento, occupandosi di documenti tecnici, clinici, regolatori, ma anche di comunicazione, marketing e divulgazione.”
Dopo questa mia pantomima, il mio interlocutore mi guarda un po’ perplesso e, con una voce un po’ tentennante di chi – comprensibilmente – non ha capito molto, risponde: “Ah.. e ti piace?”. La verità è che sì, mi piace moltissimo. È un lavoro stimolante, mai banale, che richiede una varietà di competenze e una curiosità costante. Ma ammetto che non è semplice far capire davvero di cosa si tratti, e perché questa figura stia diventando sempre più centrale nel mondo scientifico.
In questo articolo proverò, quindi, a descrivere i tanti ruoli del medical writer, le competenze necessarie, i cambiamenti e le sfide che questa figura si trova inevitabilmente ad affrontare in un’epoca digitalizzata in continuo cambiamento.
Scrittura scientifica accademica: molto più che “buttare giù due righe”
Uno dei primi ambiti in cui il medical writer è coinvolto è la redazione di articoli scientifici destinati a riviste accademiche. Un’attività che, troppo spesso, viene sottovalutata. C’è ancora chi pensa che basti mettere nero su bianco i risultati di uno studio o fare un riassunto della letteratura esistente. Niente di più sbagliato! La scrittura di un articolo accademico è un’attività articolata che richiede competenze tecniche, rigore metodologico e una profonda conoscenza del contesto in cui si opera. Il medical writer si occupa di tutto: selezionare le informazioni più rilevanti, interpretare i dati rimanendo fedele ai risultati, valutare gli aspetti regolatori, scegliere le analisi statistiche più adeguate e, soprattutto, tradurre tutto questo in un testo chiaro, corretto e adatto alla rivista scientifica di riferimento. Senza dimenticare l’abstract, le figure o tabelle, e il supporto alla pubblicazione. E non è finita qua. Il contesto regolatorio è sempre più complesso: nello scrivere il manoscritto, l’autore deve conoscere e comprendere a pieno tutte le linee guida del caso, che col passare degli anni sono sempre più dettagliate e numerose. Considerando, inoltre, la crescente saturazione del panorama scientifico, le riviste stanno diventando sempre più selettive, richiedendo manoscritti di qualità, innovativi e validi. La scrittura scientifica non può, quindi, essere improvvisata: servono solide basi scientifiche, conoscenza delle normative, padronanza della lingua e, soprattutto, la capacità di comunicare concetti complessi in modo logico, fluido e preciso.
Il medical writer nel mondo clinico-regolatorio
La vita di dispositivi medici o farmaci è costellata da una mole impressionante di documenti clinico-regolatori, a partire dallo studio del prodotto pre-market, seguito dalla sua sorveglianza mentre è in commercio, fino alla fine della sua commercializzazione. I regolamenti più recenti, come il regolamento MDR per i dispositivi medici, sono sempre più stringenti e attenti alla documentazione clinico-regolatoria di un prodotto, al fine di dimostrare in modo ciclico e continuativo la sua performance e sicurezza. Per elaborare questi complessi documenti serve unire competenze regolatorie a conoscenze clinico-scientifiche, insieme alla capacità di scrittura adeguata a questo contento. E qui entra in gioco il medical writer. Il suo compito è raccogliere i dati disponibili attraverso diverse fonti (come studi clinici, letteratura scientifica, segnalazioni post-vendita, ecc), interpretarli in modo critico e trasformarli in documenti completi, coerenti e conformi alle normative in vigore. Così facendo, il medical writer diventa l’anello di congiunzione tra il team clinico e quello regolatorio, risultando indispensabile per garantire, e documentare, la sicurezza e l’efficacia di dispositivi medici e farmaci.
Comunicare – visivamente – la scienza
In un mondo sempre più digitale e veloce, comunicare la scienza significa anche saperla rappresentare. Questo deve essere fatto in modo chiaro, immediato e scientificamente corretto. Poster, presentazioni, infografiche, video animati… sembrano attività lontane dal rigore scientifico di cui abbiamo parlato sopra, e invece ne sono una diretta evoluzione. Per creare un contenuto visivo valido serve prima di tutto capire davvero ciò che si vuole comunicare. Ed è qui che il medical writer fa la differenza: conosce il linguaggio della scienza, ne comprende i contenuti in profondità e li traduce in materiali visivi efficaci e accessibili, capaci di parlare sia agli esperti del settore sia a un pubblico più ampio. Questo significa saper sintetizzare concetti chiave, scegliere le immagini giuste, adattare lo stile al contesto e sviluppare competenze grafiche. Al rigore scientifico si aggiunge, quindi, la creatività, unita alla capacità di immedesimarsi nel lettore. Il medical writer diventa così il ponte tra contenuto e forma, senza mai rinunciare alla precisione e alla correttezza scientifica.
Divulgare la scienza: quando il medical writer parla al grande pubblico
La scienza non può restare chiusa nei laboratori o tra le pagine delle riviste accademiche: deve uscire e arrivare anche ai non addetti ai lavori. Tuttavia, tradurre un concetto complesso e tecnico in qualcosa di comprensibile a chiunque – sempre mantenendo un rigore scientifico e senza perdere l’interesse dell’ascoltatore – non è per niente facile. Avrai capito che anche in questo caso, il medical writer gioca un ruolo fondamentale: traduce concetti complessi in contenuti comprensibili e coinvolgenti, senza mai perdere di vista l’accuratezza. Sa dosare i termini, semplificare senza banalizzare, spiegare senza annoiare. E soprattutto, sa mettersi nei panni del lettore: che sia un paziente, uno studente, un bambino o un anziano. In un’epoca dove le fake news fanno da padrone, divulgare la scienza è una responsabilità. E per farlo bene servono competenze scientifiche, sensibilità comunicativa e tanta curiosità.
Marketing scientifico: informare, valorizzare, comunicare – in modo responsabile
Sì, anche nel marketing scientifico serve il medical writer. Anzi, serve anche e soprattutto qui. Brochure informative, materiali promozionali, contenuti per siti web o campagne digitali: dietro ogni frase c’è bisogno di una figura che sappia unire rigore scientifico, chiarezza comunicativa e attenzione al messaggio. Il medical writer ha il compito delicato di raccontare un prodotto o un servizio in modo efficace, ma senza cadere nella tentazione dell’esagerazione o della semplificazione forzata. I contenuti devono essere basati su fonti scientificamente valide e verificate, coerenti con le normative vigenti e rispettosi del pubblico a cui si rivolgono. Il medical writer è, in questo senso, una garanzia: conosce il linguaggio della scienza, ma anche le regole della comunicazione, ed è in grado di trovare il giusto equilibrio tra la valorizzazione di un messaggio e la fedeltà alla realtà. In un mondo in cui il confine tra informazione e pubblicità è sempre più sottile, la sua figura è essenziale per costruire un marketing trasparente, credibile e responsabile.
Le sfide (e le opportunità) del medical writer del futuro
Il mondo del medical writing è in continua evoluzione, parallelamente al settore scientifico e sanitario. Le sfide all’orizzonte sono numerose: intelligenza artificiale, big data, linguaggio inclusivo, nuovi formati digitali, normative sempre più articolate. In questo scenario, al medical writer è richiesto qualcosa in più di una buona penna: serve un aggiornamento costante, guidato da una profonda curiosità per questo settore. Sono, infatti, la curiosità e la passione che portano ad ampliare le proprie competenze e uscire dalla propria zona di comfort. Non basta “scrivere bene”: bisogna saper interpretare dati complessi, adattarsi a strumenti innovativi, comunicare su canali sempre più diversificati. Soprattutto, occorre saper fare da ponte tra mondi diversi (clinico, regolatorio, etc). Ed è proprio questo il bello: ogni nuova sfida porta con sé anche nuove opportunità. Il medical writer del futuro è una figura sempre più ibrida, dinamica e strategica. E di conseguenza, sempre più indispensabile nel panorama life science.
Conclusioni
Arrivato a questo punto, avrai capito in cosa consiste la professione di medical writer, e le tante e diversificate competenze necessarie. Nonostante sia un ruolo “dietro le quinte” diventa centrale nel settore life science.
Questo mi permette, nel mio piccolo, di contribuire al continuo progresso scientifico a cui stiamo assistendo e trasmetterlo agli altri. Ecco perché, alla fatidica domanda “E ti piace?”, la mia risposta rimane sempre la stessa: “Si, tantissimo!”.