Sin dagli albori della scienza moderna, le tabelle sono state uno strumento fondamentale per riassumere, comprendere e comunicare i dati raccolti dagli studiosi.
L’efficacia e la versatilità di utilizzo di questo sistema di rappresentazione dei dati hanno fatto sì che le tabelle continuino a essere ampiamente impiegate ai giorni nostri e siano, a tutti gli effetti, un caposaldo della comunicazione scientifica.
Una tabella è una raccolta strutturata e organizzata in cui i dati sono presentati in modo chiaro e conciso, sotto forma numerica e/o di testo, all’interno di righe e colonne.
Il formato tabellare ha alcuni indiscutibili vantaggi rispetto a quello esclusivamente testuale; li elenchiamo qui si seguito.
Riassunto di grandi quantità di dati in uno spazio limitato
Le tabelle consentono di presentare sinteticamente e ordinatamente un’ampia quantità di dati, senza occupare troppo spazio.
Confronto dei dati e individuazione di tendenze o relazioni
Le tabelle favoriscono il confronto dei dati, anche provenienti da diverse fonti, e l’individuazione di tendenze o relazioni tra di essi.
Facilità di individuazione dei dati, enfasi e chiarezza su un particolare argomento
La struttura in righe e colonne delle tabelle fornisce un’organizzazione visiva dei dati.
Questo non solo permette di individuare rapidamente i dati di interesse, ma offre anche la possibilità di mettere in evidenza i punti chiave di un determinato argomento, semplificandone la lettura e la comprensione.
Versatilità
Le tabelle possono essere facilmente integrate in rapporti, presentazioni, articoli scientifici, libri e manuali.
Quando si crea una tabella, è importante considerare il suo posizionamento all’interno del testo e la sua struttura.
Il posizionamento della tabella dipende dal suo contenuto: se la tabella è fondamentale per evidenziare o chiarire un argomento trattato nel testo, è buona norma collocarla in prossimità di quest’ultimo; viceversa, se la tabella contiene dati supplementari o dettagli non strettamente necessari per la comprensione del testo, è possibile includerla in un’appendice.
La struttura della tabella influisce sulla leggibilità e sulla comprensione della tabella stessa; pertanto, va accuratamente concepita.
Di seguito riportiamo alcune indicazioni pratiche da seguire per ottenere delle tabelle efficaci.
Titolo
Il titolo della tabella serve ad aiutare il lettore a capire immediatamente quali dati sono presentati.
Per essere valido, un titolo deve essere chiaro, coinciso e completo (è consigliabile includere i nomi delle variabili o delle categorie di informazioni).
Solitamente, il titolo è collocato sopra la tabella, dato che la lettura avviene dall’alto in basso.
Intestazioni di colonna
Le intestazioni di colonna sono necessarie per identificare chiaramente le variabili o le categorie di informazioni in cui sono registrati i dati nelle rispettive colonne.
Esse devono essere chiare e descrittive, così da facilitarne la comprensione.
Organizzazione dei dati
È sempre opportuno organizzare i dati in modo coerente e logico.
In linea generale, si tende a collocare la variabile indipendente nella colonna di sinistra e quella dipendente nella colonna di destra, affinché il lettore occidentale (che legge da sinistra a destra) possa osservare l’effetto della variazione della variabile indipendente sulla variabile dipendente.
Ordinare i dati in una determinata maniera, inoltre, può essere utile per evidenziare le relazioni tra le variabili o le categorie di informazioni.
La creazione di una tabella è sempre uno dei passi cruciali nel processo di elaborazione dei dati, nonché uno strumento utile per comprendere meglio quanto osservato. Considerata la centralità del ruolo delle tabelle nella comunicazione scientifica, appare dunque evidente quanto sia importante prestare attenzione alla loro corretta ideazione e realizzazione, tenendo innanzitutto presente i principi fondamentali qui elencati.