L’efficacia della comunicazione dipende sia dalla natura del contenuto che dal modo in cui esso è trasmesso dall’emittente al destinatario. Quanto più l’emittente riesce ad adattare il messaggio alle caratteristiche del destinatario, tanto maggiori saranno le probabilità di una comunicazione proficua.
Cos’è la readability
Nel contesto della comunicazione testuale, “readability” è un anglicismo utilizzato per indicare la facilità con cui un lettore riesce a comprendere un testo nel suo complesso.
Quando un redattore si concentra sulla readability, il suo obiettivo è ridurre al minimo lo sforzo cognitivo richiesto al lettore, permettendogli di concentrarsi maggiormente sul messaggio.
I principali fattori redattore-dipendente che concorrono alla readability di un testo sono:
- Contenuti
I concetti possono essere più o meno difficili e interessanti per il lettore; inoltre, la quantità di proposizioni, la densità di idee e il flusso di pensiero sono variabili.
- Stile
Lo stile del testo dipende dal registro linguistico, ovvero dalla scelta delle parole (lessico) e dalla struttura delle frasi (sintassi).
- Progettazione tipografica e grafica
Essa include la definizione delle dimensioni e della tipologia del carattere, la realizzazione di un contrasto adeguato tra il testo e lo sfondo, la scelta dell’interlinea e della lunghezza dei paragrafi, infine la selezione di eventuali elementi visivi.
- Organizzazione del testo
Il testo può essere suddiviso in sezioni e capitoli, prevedere dei titoli e una suddivisione in paragrafi.
Non è facile tenere conto degli aspetti sopra citati, né attribuirvi il giusto peso; per questo motivo sono state sviluppate le formule di readability.
Come valutarla
Le formule di readability sono degli appositi sistemi matematici che valutano parametri come la lunghezza e la struttura delle frasi, la complessità grammaticale e il lessico utilizzato.
Tali formule restituiscono un punteggio che indica la difficoltà del testo, spesso specificando il livello di istruzione necessario per comprenderlo correttamente.
Tra le più note formule di readability figurano:
- Coleman-Liau Index
- Dale-Chall Readability Formula
- Flesch Reading Ease
- Flesch-Kincaid Grade Level
- Gunning Fog Index
- SMOG Index
Su di esse si basano numerosi strumenti che permettono di valutare quanto un testo sia semplice da leggere, aiutando a identificare eventuali aree di miglioramento.
Il vantaggio di questi strumenti è che aiutano il redattore a elaborare i testi in base al pubblico di riferimento, tuttavia, è importante ricordare che essi rappresentano un supporto e non un sostituto di una valutazione più ampia. Per risultati ottimali, gli output forniti da questi strumenti dovrebbero essere integrati con una revisione critica e, ove possibile, avvalorati da test condotti su un campione di lettori.
Alcuni suggerimenti per la comunicazione scientifica
Chi redige testi in ambito scientifico deve prestare particolare attenzione alla readability.
Ma come può affrontare concretamente questo aspetto?
Ecco alcuni suggerimenti da tenere a mente.
Le normative e le linee guida
Alcuni spunti importanti sulla readability provengono direttamente da normative e linee guida specifiche.
Per quanto riguarda i dispositivi medici, sebbene il Regolamento (UE) 2017/745 sottolinei in generale l’importanza di fornire informazioni chiare e non fuorvianti, in particolare per l’etichettatura e le istruzioni per l’uso, la MDCG 2019-9 Rev. 1 sui Summary of Safety and Clinical Performance (SSCP) fornisce anche indicazioni pratiche su come verificare che la resa testuale sia adeguata.
Il pubblico
Un testo efficace si distingue per la capacità di parlare al proprio pubblico in modo appropriato.
Se il destinatario è un professionista, è possibile utilizzare un linguaggio tecnico.
Nel caso di un pubblico non esperto, è opportuno evitare l’uso di tecnicismi e formulazioni troppo complesse. I testi devono essere redatti con un linguaggio semplice e diretto, con frasi brevi e concetti organizzati in modo lineare.
Negli ultimi anni, si è osservato che negli articoli scientifici l’uso di un linguaggio troppo tecnico può essere limitante; ecco perché, per favorire una maggior diffusione interdisciplinare e l’accessibilità delle informazioni, molte riviste hanno introdotto l’uso di lay summaries e graphical summaries, sintesi testuali o visive che ricapitolano i concetti principali della ricerca.
I contenuti digitali
Nel contesto digitale, l’attenzione alla readability non solo favorisce una comunicazione di successo, ma contribuisce anche a rendere i contenuti ottimizzati in ottica SEO.
Siti ben progettati, che presentano testi chiari, ben organizzati e facili da comprendere, arricchiti con immagini, video e altri contenuti multimediali pertinenti, migliorano notevolmente l’esperienza dell’utente. Questo approccio non solo facilita la comprensione dei contenuti, ma migliora anche la loro visibilità sui motori di ricerca, aumentando le probabilità che vengano trovati e fruiti dal pubblico di riferimento.
I test
Come accennato in precedenza, quando possibile, è consigliabile integrare gli strumenti di readability con test su gruppi rappresentativi di lettori. Questi test permettono di verificare in modo più diretto che il messaggio sia effettivamente comprensibile e accessibile, evidenziando eventuali criticità che le formule matematiche non sono in grado di rilevare.