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Sperimentazioni cliniche: a che punto siamo?

Spinta dall’innovazione tecnologica e dall’esigenza di rendere gli studi clinici più efficienti e accessibili, stiamo vivendo una fase di trasformazione significativa: ripercorriamo insieme le più importanti novità normative.

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Federica D'Incà

Medical Writing & Scientific Communication Executive

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Sperimentazioni cliniche: a che punto siamo?

Nell’era della rivoluzione digitale, la ricerca clinica si sta reinventando, abbandonando vecchi schemi per abbracciare innovazioni che trasformano radicalmente il modo di condurre gli studi. Con l’aggiornamento delle Good Clinical Practice (GCP) che ridefiniscono gli standard qualitativi e le determine AIFA che semplificano le procedure regolatorie, stiamo assistendo alla nascita di un modello di sperimentazione più dinamico, sicuro e adattabile alle sfide di un mondo in continua evoluzione.

Ripercorriamo insieme le principali novità.

GCP – updates

Il 6 gennaio 2025 l’International Council for Harmonisation (ICH) ha pubblicato la versione finale delle GCP E6(R3), che segna un significativo passo avanti nell’aggiornamento e nella modernizzazione della progettazione e conduzione degli studi clinici, rispondendo alle esigenze di una ricerca clinica sempre più complessa, caratterizzata dall’introduzione di tecnologie avanzate e dalla crescente attenzione alla centralità del paziente.

Con l’introduzione del concetto del “Qualità per Design” (QbD) e l’implementazione di strategie di risk-based monitoring, la guida sottolinea l’importanza di integrare la qualità sin dalle prime fasi di progettazione dello studio, anticipando e prevenendo proattivamente potenziali criticità, piuttosto che fare affidamento su misure reattive. L’adozione di un approccio basato sul rischio consente inoltre di focalizzarsi su fattori critici che potrebbero compromettere la sicurezza dei partecipanti o l’affidabilità dei dati, garantendo un’allocazione più efficiente delle risorse e una progettazione mirata degli studi.

La protezione dei diritti, della sicurezza e del benessere dei partecipanti agli studi clinici rimane il cardine delle GCP. L’ICH E6 (R3) introduce un rafforzamento di questo principio, con un focus particolare sull’inclusione di popolazioni più diversificate e rappresentative, riducendo le esclusioni non giustificate, e promuovendo la progettazione di studi clinici che siano più accessibili e meno onerosi per i pazienti. In quest’ottica, la procedura di consenso informato si evolve, con un crescente ricorso a soluzioni digitali come il consenso elettronico, che rendono il processo più accessibile e flessibile.

L’innovazione tecnologica trova ampio spazio in questa revisione che riconosce e valorizza l’uso crescente delle tecnologie digitali negli studi clinici, con una crescente attenzione agli studi clinici decentralizzati (decentralized controlled trials, DCTs). Si promuove l’impiego di dispositivi indossabili e sensori, che aprono nuove possibilità per il monitoraggio e la raccolta di dati in tempo reale, e l’adozione di disegni di studio adattivi e l’utilizzo di metodi statistici innovativi, con l’obiettivo di rendere gli studi clinici più efficienti e informativi. Inoltre, viene sottolineata l’importanza di integrare dati reali (real-world data, RWD) ed evidenze reali (real-world evidence, RWE) nel design del protocollo e nelle decisioni strategiche, per rispondere in modo più flessibile alle esigenze emergenti.

L’importanza di un approccio moderno e sicuro nella gestione delle informazioni, sono tematiche centrali della E6(R3). In tal senso, l’aggiornamento introduce un capitolo sulla governance dei dati, con indicazioni dettagliate per la gestione del ciclo di vita dei dati, ponendo particolare attenzione sull’affidabilità, sulla protezione e sull’integrità dei dati elettronici.

Infine, la versione E6(R3) rafforza le responsabilità di tutti gli attori coinvolti nello studio, inclusi sponsor, sperimentatori e CRO (contract research organizations), con l’obiettivo di garantire un’aderenza continua agli standard etici e scientifici in un contesto in evoluzione.

Determine AIFA

A livello nazionale, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha introdotto due nuove linee guida per la semplificazione regolatoria e la decentralizzazione delle sperimentazioni cliniche dei farmaci e la regolamentazione degli studi osservazionali, approvate con le Determine n. 424/2024 e n. 425/2024.

In linea con le raccomandazioni europee, la Determina n. 424/2024 offre importanti chiarimenti sugli aspetti organizzativi e le opportunità di decentralizzazione, legittimando le sperimentazioni cliniche decentralizzate e fornendo indicazioni su come condurle. Tra le principali novità, si segnalano:

  • Fornitori terzi di servizi, per supportare i siti sperimentali nella gestione di farmaci e personale specializzato, con chiare responsabilità contrattuali.
  • Rimborso spese di viaggio, vitto e alloggio per i partecipanti, con modalità che devono essere chiaramente indicate nel contratto e approvate dal Comitato Etico.
  • Indennità di mancato guadagno per i volontari sani e nei casi previsti dal Regolamento (UE) n. 536/2014.
  • Consegna domiciliare del farmaco sperimentale, garantendo tracciabilità e corretta conservazione.
  • Sperimentazioni cliniche in centri clinici extra-ospedalieri, comprese le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), per una maggiore adattabilità alle condizioni di salute pubblica.

Per quanto riguarda la classificazione e conduzione degli studi osservazionali sui farmaci, la nuova linea guida sostituisce la precedente versione del 2008 e risponde alla necessità di aggiornare gli aspetti operativi, tenendo conto delle recenti evoluzioni tecnico-scientifiche e delle disposizioni contenute nel Regolamento (UE) n. 536/2014. L’aggiornamento mira a semplificare e chiarire le procedure per la realizzazione di studi osservazionali, adattandosi alle esigenze attuali del settore farmaceutico e all’evoluzione del contesto normativo europeo. Di seguito un elenco delle principali novità:

  • Criteri specifici per garantire che la classificazione degli studi osservazionali sia precisa e conforme alle norme vigenti, oltre alla possibilità di inclusione di studi retrospettivi sugli usi non autorizzati dei farmaci, studi di farmacogenetica e farmacogenomica, studi basati su registri e raccolte dati online.
  • Diversi disegni di studio prospettico, retrospettivo, bidirezionale o trasversale, in base alla modalità di raccolta dei dati e al periodo temporale di riferimento. La scelta del disegno dipende dall’obiettivo dello studio e dalla tipologia di informazione che si intende raccogliere.
  • Procedure per l’avvio dello studio: il protocollo di studio e la documentazione prevista devono essere valutati dal Comitato Etico Unico, scelto dal Promotore tra quelli territoriali o nazionali. Nel caso di uno studio multicentrico, il Promotore designa un unico Comitato Etico responsabile. Inoltre, è obbligatoria la notifica degli studi osservazionali farmacologici all’AIFA tramite il Registro degli Studi Osservazionali (RSO).
  • Registro degli studi osservazionali: attivo dal 31 gennaio 2024, il RSO è uno strumento essenziale per raccogliere e gestire informazioni sugli studi osservazionali condotti in Italia. Grazie al RSO, è possibile effettuare analisi descrittive e generare report periodici sugli studi in corso, garantendo trasparenza e un controllo costante. La notifica degli studi al registro è obbligatoria e rappresenta un elemento cruciale per monitorare l’andamento della ricerca clinica osservazionale.
  • Ampliamento dei siti di studio, con possibile inclusione delle farmacie territoriali, per una maggiore flessibilità nella raccolta dei dati e il coinvolgimento di un numero più ampio di strutture. Per strutture non esplicitamente previste, la conduzione di uno studio sarà sottoposta alla valutazione del Comitato Etico e, in alcuni casi, dell’AIFA, per garantire l’adeguatezza delle risorse e del personale.
  • Trasmissione dei dati di avvio (nel primo centro) e conclusione dello studio in toto in Italia entro 30 giorni dall’apertura/conclusione dello studio. Entro 12 mesi dalla conclusione dello studio, dovrà essere reso disponibile pubblicamente un rapporto finale, garantendo così che i dati raccolti siano utilizzati a beneficio della comunità scientifica e del sistema sanitario.

Stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione nelle sperimentazioni cliniche, che sta trasformando il modo in cui la ricerca viene condotta e i pazienti sono coinvolti. Le nuove normative internazionali e nazionali, insieme all’adozione di tecnologie digitali, stanno creando un contesto in cui gli studi clinici diventano più accessibili, inclusivi ed efficienti.

È fondamentale sottolineare che, sebbene le novità si applichino specificatamente all’ambito farmacologico, non si esclude la possibilità di adattarne i principi anche ad altri settori, come quello dei dispositivi medici, dove, attualmente, esiste ancora un gap normativo.

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