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Quali strumenti di ricerca per i riferimenti bibliografici?

Database citazionali e motori di ricerca: differenze e indicazioni per ottimizzare le ricerche bibliografiche e rispondere in modo appropriato a uno specifico quesito.

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Federica D'Incà

Medical Writing & Scientific Communication Executive
Quali strumenti di ricerca per i riferimenti bibliografici?

Cos’hanno in comune una valutazione clinica, una pubblicazione scientifica, una brochure e un protocollo di uno studio clinico? La risposta è semplice: le ricerca bibliografiche. L’elenco non è ovviamente completo ma dà un’idea di come, a seconda dell’ambito specifico (medical writing, regolatorio, marketing…), possono esistere diverse finalità per cui questa attività si rende necessaria.

L’obiettivo principale di una ricerca bibliografica è quello di individuare articoli scientifici e altre fonti di informazione che possano rispondere a un quesito mirato, attraverso una metodica strutturata e riproducibile.

Al giorno d’oggi, la letteratura esistente su un determinato argomento può essere molto estesa, rendendo il processo di ricerca e selezione dei riferimenti bibliografici estremamente oneroso e time-consuming. Conoscere e comprendere gli strumenti disponibili per rispondere in modo appropriato a uno specifico quesito permette di ottimizzare il flusso di lavoro e migliorare il livello qualitativo delle ricerche.

Negli ultimi decenni, la digitalizzazione dell’informazione scientifica e la formazione di banche dati bibliografiche online hanno offerto l’opportunità di analizzare il corpo della letteratura in modo semplice ed efficace.

In ambito scientifico, i migliori strumenti per condurre le ricerche bibliografiche complete e sistematiche sono i database (o banche dati), ovvero archivi elettronici di metadati (per esempio: titolo, autori, abstract, lingua…) dotati di sistemi di interrogazione (query) più o meno avanzati (tramite l’applicazione di limiti e/o filtri). Il valore scientifico delle informazioni è garantito dalla rigorosa selezione dei contenuti da specialisti del settore. Le banche dati offrono, inoltre, la possibilità di visualizzare la cronologia delle ricerche, l’archiviazione personalizzata, e l’impostazione di avvisi (alert) automatici per le ricerche. Sebbene le banche dati contengano esclusivamente citazioni bibliografiche e, se disponibili, abstract di articoli pubblicati su riviste di diversi settori, la localizzazione e l’accesso alla versione fulltext degli articoli è consentita mediante software specifici.

Due esempi rappresentativi di banche dati più comunemente utilizzati, anche dai professionisti di Clariscience, sono Pubmed e Scopus.

PubMed è una banca dati biomedica accessibile gratuitamente, sviluppata dal National Center for Biotechnology Information (NCBI) presso la National Library of Medicine (NLM). PubMed contiene circa 36 milioni di citazioni di articoli scientifici in ambito biomedico. Le citazioni provengono da MEDLINE, la prima banca dati della NLM, con oltre 30 milioni di riferimenti bibliografici relativi a riviste utilizzate in ambito biomedico e sanitario (più di 5200 in circa 40 lingue), corredati da abstract e indicizzati con MeSH (Medical Subject Headings), un enorme vocabolario controllato creato dalla NLM con l’obiettivo di categorizzare la letteratura scientifica in ambito biomedico. Grazie a Entrez, un sistema di ricerca integrato tra banche dati biomediche contenenti informazioni di tipo differente, PubMed permette l’accesso ad articoli full text disponibili gratuitamente on line. Il full text di alcuni articoli è contenuto in PubMed Central (PMC), l’archivio digitale di pubblicazioni full text con accesso aperto (open access) della NLM. PubMed consente di lanciare ricerche rapide con numerose parole chiave oppure di effettuare ricerche avanzate inserendo filtri/limiti di interesse (ad esempio, ricerca per MeSH terms, autori, rivista, data di pubblicazione, tipo di articolo o range temporali). Attraverso le funzioni “Save”, “Email”, “Send to”, uno o più risultati selezionati possono essere salvati in un file, inviati via mail o esportati.

Scopus è una banca dati multidisciplinare a pagamento creata nel 2004 dalla casa editrice Elsevier. Secondo gli sviluppatori, Scopus offre la più ampia copertura di abstract e citazioni con quasi 27000 riviste sottoposte a processo di peer reviewing, 192 riviste specializzate, 1167 collane di libri, 11.7 milioni di comunicazioni congressuali, più di 9100 articoli in fase di pubblicazione e oltre 49 milioni di records relativi a brevetti depositati in 5 agenzie. Scopus si caratterizza per una incidenza maggiore di lavori scientifici non in lingua inglese. Esistono due modalità di ricerca per Scopus: base e avanzata. La ricerca di base utilizza caselle di riempimento e a discesa per cercare in vari campi. La ricerca può essere limitata alla data, al tipo di documento, all’area tematica o agli aggiornamenti recenti. Una volta recuperate le citazioni, i risultati possono essere esclusi in base ai criteri impostati. Con la ricerca avanzata, l’utente può utilizzare gli operatori booleani e la nidificazione delle etichette dei campi. Tuttavia, il database non dispone di termini MeSH o di altri termini di indicizzazione. Scopus offre inoltre altre modalità di ricerca: “Authors” (ricerca per autore), “Research Discovery” (per identificare autori che hanno fornito un apporto significativo alla tematica di interesse) e “Organizations” (ricerca per affiliazione). Oltre alla possibilità di condurre ricerche bibliografiche, Scopus permette di effettuare valutazioni citazionali fornendo un’ampia serie di indici specifici. In Scopus è possibile esportare liste di risultati, documenti e riferimenti bibliografici tramite strumenti di gestione quali Mendeley, RefWorks, Zotero, EndNote.

Un altro strumento fondamentale è la Cochrane Library, un meta-database composto da sei banche dati che contengono diversi tipi di prove di efficacia, indipendenti e di alta qualità, e un settimo database che fornisce informazioni sui gruppi Cochrane:

  • Cochrane Database of Systematic Reviews (Cochrane Reviews), principale risorsa sulle revisioni sistematiche in campo sanitario.
  • Registro Centrale Cochrane degli Studi Clinici (CENTRAL), comprendente segnalazioni di studi controllati randomizzati e quasi-randomizzati.
  • Registro Cochrane di Metodologia (CMR), bibliografia di pubblicazioni riguardo i metodi utilizzati nella conduzione di studi controllati
  • Database degli Abstracts delle Revisioni di Efficacia (DARE), contenente abstract di revisioni sistematiche di cui sia stata valutata la qualità. Ogni abstract contiene una sintesi della revisione e un commento critico sulla qualità complessiva.
  • Database sull’Health Technology Assessment (HTA), contenente dettagli delle valutazioni delle tecnologie sanitarie completate e in corso
  • Database delle valutazioni economiche dei Servizi Sanitari Nazionali (EDD) con valutazioni economiche da tutto il mondo.
  • Database delle informazioni sulla Cochrane Collaboration, contenente informazioni sui gruppi all’interno Cochrane.

La Cochrane Library viene definita «la banca dati della evidence-based medicine», cioè la medicina basata sulle prove di efficacia. Raccoglie e sintetizza le migliori evidenze scientifiche, con finalità informativa e di supporto al processo decisionale nell’assistenza sanitaria.

Oltre alla ricerca con termini liberi, la Cochrane Library mette a disposizione un sistema di ricerca avanzata che consente di effettuare ricerche più complesse e di inserire termini MESH. L’opzione PICO search BETA consente di costruire la ricerca con gli stessi termini utilizzati per descrivere i contesti PICO nelle review di Cochrane. Inoltre, con la funzione “Browse”, è possibile ‘sfogliare’ la banca dati per argomento e/o gruppo di revisione e leggere liberamente gli abstract. La consultazione degli abstract è gratuita, mentre i full text sono a pagamento.

Oltre alle banche dati, è possibile utilizzare motori di ricerca come Google Scholar. Diversamente dalle banche dati, i contenuti dei motori di ricerca provengono da fonti diverse, non rispondono a standard qualitativi, consentono la ricerca in un numero limitato di campi, con poche possibilità di applicare limiti e/o filtri. Inoltre, non offrono l’archiviazione personalizzata. Nonostante i limiti sopracitati, Google Scholar è uno strumento di ricerca ampiamente utilizzato. È un prodotto di Google accessibile gratuitamente, progettato specificatamente per indicizzare la letteratura scientifica e accademica mondiale. Copre una vasta gamma di aree tematiche e offre accesso a diversi tipi di fonti, inclusi articoli di riviste a testo pieno, rapporti tecnici, preprint, tesi, libri, abstract, brevetti e altri documenti, comprese pagine Web selezionate che sono considerate “scholarly” (accademiche). L’interfaccia è minimale, consentendo una ricerca rapida e una ricerca avanzata. Quest’ultima funzionalità permette di limitare la ricerca al solo titolo oppure per autore, fonte, data di pubblicazione o area tematica. L’esportazione dei risultati, tuttavia, è possibile solamente tramite copia/incolla.

Alla luce di queste considerazioni, vi lasciamo con qualche indicazione su quale/i strumento/i di ricerca utilizzare per:

  • Raccogliere evidenze in merito a un dispositivo medico/dispositivo diagnositico in vitro: Google Scholar, Pubmed, Scopus
  • Definire lo stato dell’arte: Pubmed, Cochrane Library
  • Ricercare abstract/poster congressuali: Scopus, Google Scholar
  • Ricercare brevetti: Scopus, Google Scholar
  • Identificare pubblicazioni ad alto impatto: Pubmed, Scopus (Research Discovery)
  • Identificare pubblicazioni non in inglese: Scopus, Google Scholar
  • Fornire supporto decisionale all’assistenza sanitaria: Cochrane Library
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