La sezione dei “Materiali e Metodi” costituisce il cuore di un articolo scientifico e fornisce al lettore tutte le informazioni necessarie per valutare l’adeguatezza della metodologia di ricerca, nonché l’affidabilità e validità dei risultati riportati.
L’obiettivo dei “Materiali e Metodi” è consentire ai lettori di (a) capire come e perché sono stati eseguiti gli esperimenti, (b) comprendere i risultati e le conclusioni dello studio, (c) essere in grado di replicare lo studio e (d) riconoscere la robustezza dei risultati e delle conclusioni sulla base della forza dei metodi e del disegno dello studio.
Richiamando la regola delle 5W + 1H del giornalismo anglosassone (Five Ws and How o metodo Kipling), sono sei le domande a cui dovremmo dare risposta per informare in modo chiaro e completo il lettore.
- Who? Chi è coinvolto?
- What? Cosa è stato fatto?
- When? Quando è stato fatto?
- How? Come è stato fatto?
- Which? Quali attrezzatture, strumenti, tecniche e metodi analitici sono stati utilizzati?
- Why? Perché sono stati impiegati specifici protocolli di ricerca, software, metodi analitici e/o statistici?
Il tipo di domande e la quantità dei dettagli richiesti potrà variare a seconda del campo di interesse, della tipologia di studio e dei potenziali lettori.
Analogamente all’articolo clinico, anche la sezione sui “Materiali e Metodi” segue una struttura definita; questa può essere dettata dalle linee guida di una specifica rivista o può essere presentata in modo cronologico o tematico in base al tipo di studio. È consigliabile strutturare adeguatamente il testo utilizzando paragrafi e sottotitoli per identificare le diverse sottosezioni. Infatti, una sezione ben organizzata riflette la conoscenza e la comprensione delle tecniche di ricerca appropriate, aumentando la credibilità dello studio.
Generalmente, i contenuti “standard” includono: il disegno dello studio, i materiali, popolazione/soggetti in studio, i metodi di misurazione/valutazione e l’analisi statistica. Inoltre, nel caso di studi clinici o condotti su materiale biologico o umano, devono essere dichiarati gli aspetti etici dello studio (approvazione del comitato etico, con relativo numero di registrazione, consenso informato e trattamento dei dati personali).
La prima parte dei “Materiali e Metodi” dovrebbe descrivere il disegno dello studio, fornendo informazioni sul setting, geografico e clinico, e sul periodo di conduzione dello studio. Questo paragrafo dovrebbe inoltre definire le variabili dipendenti e indipendenti, i controlli (ad esempio, basale, gruppo di controllo o placebo), la durata dello studio e le dimensioni del campione.
Nel paragrafo relativo ai materiali, gli autori dovrebbero descrivere in modo preciso ed esaustivo tutti gli elementi (es. sostante chimiche, farmaci, materiale sperimentale, questionari sottoposti ai pazienti, etc.) utilizzati per lo studio. Inoltre, devono essere chiaramente indicati le caratteristiche della popolazione di riferimento, i criteri di eleggibilità e il tipo di campionamento scelto.
Il paragrafo dei metodi dovrebbe descrivere i protocolli e/o le procedure utilizzate seguendo l’ordine dei risultati. Il livello di dettaglio da applicare dipenderà dalla novità delle metodologie utilizzate. Nel caso di metodi precedentemente descritti, è possibile (e preferibile) citare le fonti bibliografiche.
Infine, è opportuno descrivere i metodi statistici impiegati, definendone il livello di significatività e gli strumenti e i software di analisi utilizzati. In genere, questo paragrafo inizia con un’analisi preliminare finalizzata a descrivere l’andamento dei dati all’interno del campione considerato (statistica descrittiva) seguita da test specifici (statistica inferenziale) che descrivono l’associazione fra variabili o valutano l’effetto degli esperimenti, permettendo la generalizzazione dei risultati. Per la stesura di questo paragrafo può essere utile consultare un esperto nell’ambito della biostatistica, il quale potrà contribuire con competenze ed esperienze specifiche.
Convenzionalmente (ed erroneamente), la sezione dei “Materiali e Metodi” è considerata una delle più semplici da scrivere in quanto non richiede alcuna analisi o interpretazione. Tuttavia, nonostante sia un paragrafo puramente descrittivo, circa il 30% degli articoli è respinto dalle riviste scientifiche a causa di carenza o inadeguatezza delle informazioni metodologiche o per la mancanza di approvazione etica. Un “Materiali e Metodi” ben scritto aiuta il processo di peer review (revisione tra pari), aumentando le possibilità di accettazione del manoscritto e, in un secondo momento, la possibilità di includere i risultati dello studio in analisi secondarie, revisioni sistematiche e/o metanalisi. Vale quindi la pena investire tempo e risorse in una scrittura accurata e meticolosa.