Il progresso scientifico non sarebbe possibile senza le riviste scientifiche, che svolgono un ruolo cruciale nel riportare i risultati delle nuove ricerche. Con migliaia di riviste scientifiche pubblicate, la conseguente necessità di misurarne la qualità e la rilevanza è stata il presupposto per l’affermarsi di criteri di valutazione affidabili e imparziali.
Gli indicatori bibliometrici sono strumenti matematico-statistici impiegati dai database citazionali per misurare e valutare, sul piano quantitativo, l’impatto della produzione scientifica di singoli autori o di riviste all’interno del proprio ambito disciplinare.
Il più noto e utilizzato indicatore bibliometrico è l’Impact Factor (IF).
È stato sviluppato nel 1955 da Eugene Garfield con lo scopo di migliorare la selezione e la gestione delle riviste nelle biblioteche, e a partire dagli anni ‘70 ha acquisito una crescente popolarità come indicatore quantitativo della performance dei periodici, ovvero del valore e del prestigio di una rivista nel proprio ambito disciplinare.
L’IF viene pubblicato a cadenza annuale nel Journal Citation Reports (JCR), attualmente di proprietà di Clarivate Analytics.
Come si calcola l’Impact Factor?
L’IF di una rivista, relativo a un dato anno, si ottiene calcolando la seguente formula:
Facciamo un rapido esempio: calcoliamo l’IF della rivista Example per l’anno 2022. Secondo la formula, è necessario determinare numeratore e denominatore.
- Numeratore = le citazioni ricevute nel 2022 dagli articoli pubblicati nel 2020 e nel 2021. Ipotizziamo 120 e 135, rispettivamente.
- Denominatore = numero degli articoli pubblicati nel 2020 e nel 2021. Ipotizziamo 80 e 95, rispettivamente.
Per cui avremo: example IF 2022 = (120+135)/(80+95) = 255/175 = 1.5
Impact Factor: le novità del 2023
Per darvi qualche numero, i dati del JCR relativi al 2023 provengono da 21522 riviste suddivise per 254 categorie di riferimento.
Il JCR è disponibile nelle seguenti edizioni:
- Science Citation Index Expanded, relativo a riviste accademiche internazionali appartenenti al campo delle scienze e della tecnologia;
- Social Sciences Citation Index, che comprende riviste accademiche internazionali riguardanti le scienze sociali.
Dal 2023 Clarivate Analytics ha esteso l’analisi bibliometrica (ma non le classifiche basate sull’IF) a tutte le riviste di qualità della Web of Science Core Collection, comprese le riviste dell’Arts & Humanities Citation Index, appartenenti al campo delle arti e delle scienze umane, e dell’Emerging Sources Citation Index, di importanza regionale in settori scientifici emergenti.
Un’altra importante novità riguarda il valore numerico dell’IF: da quest’anno si limiterà a un solo decimale, allo scopo di eliminare la falsa precisione.
Qual è un buon Impact Factor di una rivista scientifica?
Un buon IF è spesso il primo parametro di cui si tiene conto per scegliere la rivista a cui sottoporre il proprio articolo. Tuttavia, non esiste una definizione precisa di “buon Impact Factor”. Gli IF devono essere interpretati relativamente, in quanto i valori di riferimento non sono assoluti e differiscono significativamente da una disciplina all’altra. Le riviste nell’ambito del life science sono generalmente citate più spesso e hanno IF più elevati rispetto alle riviste di altri settori. Di contro, le riviste rispettabili in ambiti specializzati, come la matematica, tendono ad avere IF inferiori rispetto alle riviste di altri ambiti.
Il nostro consiglio è di considerare il quadro generale, piuttosto che la cifra in sé. L’audience di riferimento, gli obiettivi e l’ambito specifico della rivista sono altri fattori da tenere in considerazione per identificare la rivista più adatta a pubblicare il tuo manoscritto.