Il content marketing è una scelta naturale per molti ospedali, operatori sanitari, aziende. È un modo per parlare alle persone e fornire loro informazioni utili e coinvolgenti. Si tratta di uno strumento di marketing che porta alla fidelizzazione, aumenta la visibilità del branding e la reputazione professionale.
Il mondo è disseminato di marchi commerciali. Contrariamente a quanto si è disposti ad ammettere, il marchio “forte” rappresenta un elemento rassicurante anche nei nostri acquisti professionali, oltre che nella vita privata. L’industria biomedica non si sottrae a questa logica e diciamo ciò non tanto da una prospettiva di esperienza professionale, ma dall’esperienza quotidiana.
Senza dubbio, la parte del leone, la fa il digitale, con post e articoli di blog, ma per settori molto tecnici come quello biomedicale esistono tanti altri strumenti dove il contenuto è il re assoluto.
Ma facciamo un passo alla volta e rispondiamo alla domanda: che cosa è il content marketing? In generale, il content marketing è la creazione e distribuzione tempestiva di materiali pertinenti e coinvolgenti che siano di interesse e influenzino le decisioni di acquisto o di selezione di medici, operatori sanitari, buyer, decisori di aziende ospedalieri e pazienti, con tutti i limiti imposti dalla pubblicità in questi ambiti.
I messaggi assumono, allora, la forma, anche complessa, di strumenti che richiedono l’intervento di specialisti per la loro concezione e redazione.
Quali sono quindi gli strumenti di content marketing nel settore biomedicale?
I post di un blog, i case study, gli e-books, le newsletter, gli articoli, le guide online e offline, i report tecnici, i video 3D e 2D, i webinar / webcast, i contenuto dei siti web, i white paper.
Pensiero-Leader. Esperto. Risorse di accesso. Un programma pianificato per l’origine e la diffusione di informazioni autorevoli, un fornitore di servizi sanitari può raggiungere vari obiettivi di business relativi al nuovo sviluppo del business a breve e lungo termine. L’effetto marketing è, in parte, considerato come una risorsa affidabile e rispettata che, al di sopra degli altri, è la risposta a un bisogno medico o sanitario.
Quali sono le 5 regole di base del content marketing nel settore medicale?
Numero uno: lavorare tenendo sempre a mente il pubblico e mantenendo il focus sulla coerenza e la pertinenza del materiale. Importa ciò che interessa al nostro pubblico, non ciò che interessa a noi.
Numero due: l’elemento umano sempre al centro. I contenuti devono essere presentati in modo autorevole, ma facilmente comprensibile. Utilizzare toni narrativi orientati alla persona o toni conversazionali per umanizzare il significato o le conseguenze di dati o dettagli tecnici, se ci si rivolge ai pazienti e toni più tecnici, se si parla ai medici. Questi dovrebbero attingere alla loro esperienza personale sulla scienza medica per elaborare i contenuti.
Numero tre: l’autopromozione è controproducente. A differenza della pubblicità a risposta diretta, il content marketing genera una relazione rispetto all’azione immediata. Il lettore o il destinatario acquisiscono un senso di fiducia e credibilità profondamente superiore da un materiale che è imparziale. Una voce imparziale e informativa è convincente e affidabile.
Numero quattro: i risultati richiedono tempo e impegno. I vantaggi del content marketing si sviluppano per un periodo di tempo necessario affinché il pubblico cresca in termini di dimensioni e accettazione. A seconda degli obiettivi di marketing, questo può essere utilizzato in aggiunta ai tradizionali (e più immediati) metodi pubblicitari.
Numero cinque: inizia solo ciò che puoi sostenere. Il valore del content marketing deriva in parte dall’essere una risorsa affidabile, tempestiva e coerente che offre aggiornamenti regolari e contenuti attuali. Abbina i tuoi sforzi alle tue risorse, iniziando con uno sforzo modesto che puoi supportare (per crescere in modo prospettico). Una serie di casi clinici può essere programmata solo dopo che i dati e le immagini a essi riferiti siano effettivamente disponibili.
Il content marketing nel settore biomedicale non si associa unicamente a un uso sui social o che passa per la galassia di Google. Molti contenuti vivono anche offline, veicolati dagli informatori scientifici, ad esempio. Indipendentemente dagli strumenti, i contenuti impongono il ricorso a personale altamente formato o ad agenzie specializzate in comunicazione scientifica.