In ambito clinico, l’analisi statistica rappresenta una componente essenziale per trarre conclusioni affidabili dai dati, favorendone un’interpretazione rigorosa. È per questo che nelle fasi di pianificazione e reporting di uno studio clinico i metodi statistici devono essere definiti con attenzione e descritti con chiarezza in ogni documento, sia esso redatto a fini regolatori o scientifici.
Nei documenti clinici, i metodi statistici svolgono un ruolo centrale nel dimostrare l’affidabilità delle conclusioni relative alla sicurezza, l’efficacia e la performance di un dispositivo medico o, più in generale, di un trattamento. Non a caso, la norma ISO 14155 – che regola le indagini cliniche per dispositivi medici – così come anche le buone pratiche cliniche (Good Clinical Practice – GCP) richiede una descrizione dettagliata delle strategie di analisi statistica. Inoltre, la trasparenza e la coerenza nella descrizione dei metodi sono fondamentali per garantire la riproducibilità degli studi e la loro validità scientifica.
Ruolo della statistica nella documentazione clinica
Nell’articolato processo documentale che accompagna uno studio clinico, sono molteplici le occasioni in cui viene richiesta una descrizione dettagliata delle metodologie statistiche applicate. Nel mondo dei dispositivi medici, tale requisito viene definito sia dal Regolamento MDR 745/2017 che dalla ISO 14155. I documenti principali che è d’obbligo menzionare a tale scopo includono il protocollo di studio, il piano di analisi statistica (Statistical Analysis Plan – SAP), il Clinical Investigation Report (CIR) e, infine, i manoscritti scientifici destinati alla pubblicazione.
Nel protocollo clinico, la sezione statistica riassume le ipotesi, gli obiettivi primari e secondari, gli endpoint di interesse e i criteri di analisi principali. Tuttavia, i dettagli tecnici e operativi dell’analisi statistica vengono spesso delegati al SAP, prodotto come documento separato. Il SAP, infatti, espande la sezione statistica del protocollo e serve come guida operativa per l’analisi dei dati. In quest’ottica, è fondamentale che il SAP sia finalizzato prima della chiusura del database per evitare rischi di bias analitico. Il Clinical Investigation Report (CIR) descrive i risultati dello studio e deve riportare in modo chiaro e trasparente i metodi statistici effettivamente utilizzati, specificando eventuali deviazioni dal SAP. Infine, nella pubblicazione scientifica, la sezione “Metodi” riassume le strategie di analisi e fornisce al lettore gli elementi necessari per valutare la robustezza dei risultati.
Statistical Analysis Plan (SAP): cosa contiene e come si scrive
Il SAP è il documento tecnico-statistico che dettaglia tutti gli aspetti analitici previsti per lo studio. È uno strumento centrale nella documentazione clinica e deve essere sviluppato da uno statistico esperto in collaborazione con il team clinico.
Tra i contenuti tipici del SAP troviamo:
- definizione delle popolazioni analitiche (per esempio: intent-to-treat populaton, per-protocol population):
- specifica degli obiettivi, degli endpoint e delle ipotesi da testare;
- scelta e descrizione delle tecniche statistiche (test, modelli, metodi di imputazione);
- livello di significatività, gestione degli outlier e correzioni per test multipli;
- procedura per l’analisi dei dati mancanti.
Il SAP deve essere sufficientemente dettagliato da poter guidare lo sperimentatore nell’esecuzione delle analisi senza ambiguità. Inoltre, deve recare data di finalizzazione e numero di revisione per poi essere archiviato come parte integrante della documentazione regolatoria da produrre e conservare.
Clinical Investigation Report (CIR) secondo ISO 14155
Il Clinical Investigation Report è il documento finale che raccoglie i risultati dello studio clinico. Secondo la norma ISO 14155:2020, questo documento deve contenere una sezione dedicata alla metodologia statistica, in cui si riprendono i metodi statistici pianificati e effettivamente utilizzati per l’analisi dei dati. Il CIR deve includere riferimenti espliciti al SAP, la descrizione puntuale delle analisi effettuate (incluse quelle aggiuntive o post-hoc) come anche dati analizzati, del software utilizzato e delle tecniche statistiche adottate.
Un aspetto importante è che ci sia coerenza tra quanto pianificato nel SAP e quanto riportato nel CIR. Eventuali differenze devono essere giustificate e documentate. Inoltre, il linguaggio usato nella sezione statistica del CIR dovrebbe essere comprensibile anche a lettori non specialisti, pur mantenendo la precisione scientifica.
Descrivere i metodi nei manoscritti scientifici
Quando si scrive un articolo per una rivista scientifica, la sezione “Materiali e Metodi” deve riportare in modo sintetico e completo la strategia statistica adottata. Le linee guida internazionali, come CONSORT per gli studi randomizzati o STROBE per gli studi osservazionali, offrono una cornice utile per garantire trasparenza e replicabilità. In generale, nella sezione statistica di un manoscritto è richiesta la definizione del tipo di analisi effettuata per ciascun endpoint e delle popolazioni considerate per l’analisi, indicazione del livello di significatività adottato e delle ipotesi testate ed eventualmente descrizione dei metodi per trattare i dati mancanti. Non è necessario riportare tutti i dettagli presenti nel SAP, ma è importante assicurarsi che le informazioni fornite siano sufficienti a comprendere la strategia di analisi e a giudicare l’affidabilità dei risultati. Una descrizione vaga o incompleta può compromettere la credibilità dello studio.
Raccomandazioni pratiche
La descrizione dei metodi statistici nei documenti clinici richiede attenzione, rigore e collaborazione tra il team clinico e lo statistico. Di seguito alcune raccomandazioni generali:
- Coerenza: è necessario assicurarsi che le informazioni statistiche siano coerenti in tutti i documenti (protocollo, SAP, CIR, articoli).
- Trasparenza: a questo scopo, viene richiesto di descrivere chiaramente quali analisi fossero pianificate e quali siano state eseguite in modo esplorativo.
- Precisione terminologica: è necessario utilizzare un linguaggio accurato, evitando ambiguità o interpretazioni errate.
- Revisione esperta: può essere di estrema utilità far revisionare le sezioni statistiche da un esperto in statistica clinica prima della finalizzazione dei documenti.
È fondamentale riconoscere la statistica non come mero adempimento formale, ma un elemento strutturale della qualità scientifica e regolatoria di uno studio clinico. Una corretta descrizione dei metodi statistici non solo rafforza la validità dello studio, ma contribuisce anche alla sua credibilità agli occhi degli enti regolatori, dei revisori scientifici e della comunità medica. Per questo, è necessario pianificare accuratamente e descrivere con chiarezza tutte le metodologie statistiche adottate e dalle quali sono state tratte le conclusioni dello studio.