L’abstract, dal latino abstractus, letteralmente “tratto via”, “separato”, è un breve riassunto di un documento di ricerca, quale un articolo scientifico – o una tesi – che riporta in maniera chiara e concisa gli elementi chiave della ricerca stessa. Sebbene breve – solitamente dalle 200 alle 300 parole – l’abstract è una parte rilevante del documento, in quanto il suo ruolo è quello di portare il lettore a voler approfondire la ricerca e, quindi, a leggere l’articolo – o la tesi.
L’etimologia del termine stesso suggerisce una caratteristica fondamentale dell’abstract, ossia quella di essere comprensibile anche se letto separatamente dal resto del testo. L’abstract, infatti, deve trasmettere in modo autonomo l’essenza dello studio, offrendo al lettore una panoramica completa della ricerca. Allo stesso tempo, deve suscitare curiosità, invogliando il lettore ad approfondire ulteriormente lo studio.
Per garantire contemporaneamente completezza e concisione, durante la stesura è consigliabile seguire una struttura formale che suddivide l’abstract in sezioni e che, spesso, è un prerequisito necessario richiesto dalle riviste scientifiche.
Solitamente, queste sezioni sono: il background (o introduzione), i metodi, i risultati e le conclusioni. Alcune riviste possono richiedere sezioni aggiuntive, come l’obiettivo della ricerca e/o le limitazioni dello studio ma, in generale, le quattro sezioni sopracitate sono quelle fondamentali e maggiormente richieste. Vediamole nel dettaglio.
Sezioni di un abstract
Background
La sezione del background dovrebbe delineare in maniera molto sintetica cosa è già noto sull’argomento trattato nello studio, cosa non è noto e cosa lo studio intende esaminare, fornendo al lettore il contesto necessario per comprendere lo studio. Il background dovrebbe essere la sezione più breve, poiché l’abstract deve focalizzarsi principalmente sulla descrizione dello studio e dei risultati ottenuti, non sul contesto. Per questo motivo, l’abstract solitamente non presenta citazioni e referenze, in quanto il suo focus principale è, appunto, lo studio realizzato.
Metodi
La sezione dei metodi si concentra sulla modalità di esecuzione dello studio e dovrebbe fornire informazioni sufficienti per consentire al lettore di capire esattamente cosa è stato fatto e come. A tal proposito, in questa sezione, dovrebbero essere riportate le informazioni relative al disegno sperimentale, la durata dello studio, la popolazione arruolata (es. adulti con sindrome/malattia XXX), la numerosità del campione, eventuali gruppi di studio e trattamenti corrispondenti, i parametri analizzati e gli strumenti utilizzati (es. esami di laboratorio, questionari, ecc.). Tutto questo, utilizzando il minor numero possibile di battute.
Risultati
La sezione dei risultati è la parte più sezione più importante. Questa è la sezione che il lettore legge con maggiore interesse poiché rappresenta il cuore dello studio, e per tale motivo è essenziale che sia esaustiva e dettagliata. Questa parte dovrebbe includere informazioni sul numero di partecipanti che hanno completato lo studio e sul tasso di abbandono – inclusi i casi di abbandono dovuti ad eventi avversi – e riportare i risultati relativi all’obiettivo primario e ai principali obiettivi secondari, preferibilmente con informazioni numeriche e statistiche, quali, ad esempio, media, deviazione standard e soprattutto i p-values corrispondenti. È altresì importante riportare eventuali risultati negativi e descrivere gli eventi avversi registrati durante lo studio.
Conclusioni
La sezione delle conclusioni dovrebbe contenere il cosiddetto take-home message, ossia la considerazione più rilevante dello studio. Tale considerazione dovrebbe essere espressa in maniera sintetica, ma al contempo precisa, e soprattutto dovrebbe basarsi il più onestamente possibile sui risultati ottenuti. Questo perché la conclusione ha un grande impatto sul lettore, che ripone fiducia in quello che gli autori affermano; ciò non significa che non ci sia la possibilità di includere considerazioni relative alle implicazioni teoriche o pratiche dei risultati, o all’importanza dei risultati ottenuti per il campo di appartenenza, ma è di primaria importanza che le conclusioni siano il più imparziali possibili.
Il biglietto da visita
L’abstract è spesso l’unica sezione che i lettori leggono; pertanto, è importante assicurarsi che non vi siano eccessi di entusiasmo o pregiudizi e parzialità che possano in un certo qual modo ingannare il lettore che si limita alla sola lettura di questa sezione. È bene ricordare, infatti, che l’abstract costituisce spesso l’unico estratto dell’articolo che viene pubblicato negli atti di un convegno o che i lettori vedono consultando database elettronici o banche dati. A tal proposito, è importante sottolineare che i motori di ricerca e i database bibliografici utilizzano gli abstract – e il titolo – per identificare i termini chiave (le keywords) utili a indicizzare l’articolo, influenzando così la visibilità dell’articolo.
Concludendo quindi, l’abstract rappresenta una parte essenziale di un documento di ricerca, fungendo da primo punto di contatto tra l’autore e il lettore. La sua chiarezza e completezza sono fondamentali per suscitare interesse, assicurare una corretta interpretazione dei risultati e facilitare l’accesso al documento da parte della comunità scientifica.
Referenze
Andrade C. How to write a good abstract for a scientific paper or conference presentation. Indian J Psychiatry. 2011;53(2):172-175. doi:10.4103/0019-5545.82558.