Quanti sono i produttori di dispositivi medici in Italia? Quale livello di competitività hanno raggiunto le nostre aziende? Quanti sono i dipendenti del settore e quali i trend?
Si tratta di settore strategico al quale Assobiomedica dà risposte avendo dato vita a un osservatorio permanente su “Produzione, ricerca e innovazione nel settore dei dispositivi medici in Italia”, con l’obiettivo di valorizzare il settore e promuoverne lo sviluppo, come si legge sul sito dove è possibile scaricare dei report molto corposi e completi sullo stato di salute del mercato italiano.
Il settore dei dispositivi medici si caratterizza per l’eterogeneità delle famiglie di prodotti che ne fanno parte ed è campo di applicazione di numerose discipline scientifiche e tecniche. Ciò ha grande impatto sull’attività di R&S.
La complessità del quadro normativo fa di questo mercato uno dei più regolamentati e complessi. Caratteristiche, queste, non sempre amiche delle aziende di dimensioni minori e delle start up. L’ultimo rapporto pubblicato si riferisce all’anno 2017 e indica l’esistenza di 3.883 imprese che impiegano 76.000 dipendenti. Il 44% si occupa di distribuzione, il 51% di produzione e il 5% di servizi. Il 40% delle multinazionali è italiano, il 60% estero. Circa il 70% delle imprese e oltre l’80% del fatturato si concentrano in cinque regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Toscana. I produttori diretti sono 3.605. Rilevante anche il numero di terzisti, prevalentemente concentrati nelle regioni del nord. Le PMI costituiscono il 95%.
Sul sito web di Assobiomedica sono disponibili anche rapporti tematici, ad esempio sugli investimenti diretti esteri e sul sistema regionale di Lombardia ed Emilia Romagna. Attualmente Assobiomedica sta conducendo on line un’Indagine sugli investimenti in produzione, ricerca e innovazione nel settore dei dispositivi medici in Italia che porterà alla redazione del rapporto per l’anno 2018.